Nuovo tipo di epilessia autoimmune causata da LES

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 23 febbraio 2019.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: AGGIORNAMENTO]

 

La diagnosi di epilessia autoimmune è spesso molto difficile e, quando il ragionamento diagnostico non può essere guidato dalla forte associazione con altre malattie autoimmunitarie, accade che si sbagli e si etichetti il quadro clinico come disturbo epilettico o encefalite virale. La sua stretta associazione con processi autoaggressivi è particolarmente evidente nel caso del lupus eritematoso sistemico (LES). Da un punto di vista clinico e nosografico, l’epilessia autoimmune è stata descritta in tre forme: 1) crisi parziali complesse (CPS, da complex partial seizure); 2) crisi parziali semplici (SPS, da simple partial seizure); 3) crisi tonico-cloniche secondariamente generalizzate (sGTCS, da secondarily generalized tonic-clonic seizure).

Lv, Zheng e colleghi hanno accertato e descritto una nuova forma di epilessia autoimmune causata da LES, caratterizzata da crisi toniche e mai rilevata in precedenza. Lo studio, condotto in Cina presso l’Università di JiLin, ha rivelato che tale nuova forma di disturbo convulsivo fornisce elementi nuovi per la comprensione dell’epilessia autoimmune.

(Lv Y. et al., Tonic Seizure as a Different Seizure Type Presented in Autoimmune Epilepsy Caused by Systemic Lupus Erythematosus. Journal of Nervous and Mental DiseaseEpub ahead of print doi: 10.1038/s41593-018-0334-7, Feb. 2019).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Neurology, Department of Neurology and Neuroscience Center, The First Hospital of JiLin University, Changchun, People’s Republic of China (Cina).

Una ragazza cinese di 17 anni, al suo primo ricovero in ospedale è stata diagnosticata di LES, clinicamente espresso da un mese, e nella sua anamnesi non sono stati riportati episodi epilettici di alcun genere. Dopo la diagnosi, la paziente ha manifestato i sintomi di differenti forme di crisi convulsive. Al susseguente ricovero sono state avviate le procedure diagnostiche facendo ricorso ad esami strumentali e accertamenti sul fluido cefalo-rachidiano, eseguendo uno studio EEG completo, un’accurata esplorazione morfologica del cervello mediante risonanza magnetica nucleare (MRI, da magnetic resonance imaging) e una rachicentesi.

I neurologi cinesi hanno così diagnosticato crisi toniche generalizzate, ed hanno escluso un’infezione del sistema nervoso centrale e un’encefalopatia da LES. Hanno prescritto una terapia antiepilettica e dimesso la paziente.

Nonostante la terapia, non si è rilevato alcun miglioramento nel controllo delle crisi. Alla nuova verifica medica, basandosi sui rilievi anamnestici, sulle manifestazioni cliniche e sugli esami più rilevanti, Lv e colleghi hanno posto la diagnosi clinica di epilessia autoimmune (crisi toniche) e confermato il LES mediante una ripetizione del test immunologico.

Su questa base, il piano di trattamento ha previsto l’ormonoterapia, il trattamento antiinfiammatorio e la terapia antitubercolare. Per effetto di questo protocollo di cura, le crisi toniche hanno subito una significativa riduzione ed è migliorato lo stato di coscienza della giovane paziente.

I neurologi cinesi sottolineano che l’epilessia autoimmune dovrebbe essere sempre tenuta in considerazione dai clinici, soprattutto quando un paziente è affetto da LES e, sottolineando la loro scoperta di questa nuova forma tonica mai descritta in precedenza per la patologia comiziale autoimmunitaria, ribadiscono l’importanza di tener conto che anche un tipo di crisi diverso dalle SPS, CPS e sGTC, può presentarsi in questi casi. Infine, Lv e colleghi notano che lo studio del nuovo tipo di crisi fornisce rilevanti elementi di conoscenza su questa categoria di disturbi.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle numerose recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-23 febbraio 2019

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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